In frigorifero avevo un rotolo di pasta sfoglia e delle mele che stazionavano nel cassetto della frutta da qualche giorno.
Adoro lo strudel, ma qui non lo trovo mai uno buono come dico io, buono come quello che compravo quando andavo al campeggio tra le montagna del sudtirolo da adolescente.
Provare a farne uno come dico io era un'idea che mi frullava nella testa da un po', quindi ci ho provato.
Sì certo lo so che la sfoglia dello strudel non è la pasta sfoglia, però per un'improvvisazione veloce penso possa andare bene.
Ingredienti:
-3 mele
-2 cucchiai di zucchero
-1 cucchiaio di pinolo
-2 cucchiai di uvetta
-1/2 cucchiaino di cannella
-1 uovo
-2 cucchiai di latte
Procedimento:
Sbucciate le mele a cubetti piccoli.
Mettetele in una ciotola con un cucchiaio di zucchero, la cannella, i pinol i e l'uvetta che avrete pima risciacquato con acqua tiepida.
Mescolate il tutto molto bene in modo che tutti gli ingredienti siano ben amalgamati e zucchero e cannella distribuiti in maniera uniforme a "condire" il tutto.
Stendete la pasta sfoglia su una placca da forno, distribute le mele al centro e richiddete la pasta sfoglia.
Praticate dei tagli sulla parte superiore del rotolo.
Sbattete l'uovo con il latte e usatelo per spennellare abbondantemente la superficie e spolverate con lo zucchero.
Infornate a 180° per circa 40 minuti.
"Sapete qual è il bello del buon cibo? Che riunisce le persone...di qualunque genere...perchè riscalda il cuore di tutti e sulle labbra fa nascere un sorriso..."
venerdì 29 novembre 2013
mercoledì 27 novembre 2013
Doppi Cookies Nutella e Oreo
Ho letto Nutella, ho letto Oreo, non
potevo che fiondarmici.
Ho trovato questa ricetta grazie ad un
immagine su Instagram, per una volta il mio lavoro devo dire che è
stato semplice: solitamente quando cerco una ricetta con google devo
convertire le unità di misura e tradurre la ricetta con le mie poche
conoscenze linguistiche, e come se ciò non bastasse devo confrontare
le varie ricette e cercare di fare una media tra le varie quantità
per tirare poi fuori la mia ricetta, che poi probabilmente in corso
d'opera subirà altre modifiche.
Questa volta invece tutti i siti che
riportavano questa ricetta avevano le stesse identiche quantità, e
lo stesso procedimento, niente calcoli da fare.
Ingredienti:
360 gr farina
1 cucchiaino di
bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino di lievito in polvere
225 gr di
burro ammorbidito
300 gr zucchero bianco
1 uovo
1 bacca di
vaniglia
125 gr di Nutella
8 biscotti Oreo schiacciati
Preparazione:
Preriscaldate il forno a 180°
Foderate una teglia con la carta da
forno.
Setacciate insieme la farina, il
bicarbonato ed il lievito.
In una ciotola lavorate il burro a
temperatura ambiente con lo zucchero fino a renderlo una crema
liscia.
Unite l'uovo e i semi della bacca di
vaniglia.
A poco a poco mescolate alla crema di
burro anche gli ingredienti secchi, fino a formare una pasta.
Dividete il composto a metà.
In una metà aggiungete gli oreo
schiacciati e mescolate fino a che i biscotti non saranno distribuiti
in maniera uniforme.
Nella seconda metà aggiungete la
Nutella e lavorate bene la Nutella fino ad amalgamarla per bene.
Mettete l'impasto con la Nutella sul
fondo della teglia coperto con carta da forno, e schiacciatelo bene, poi ricoprite con l'impasto
ai biscotti, sempre schiacciandolo un po', in modo da rendere il
tutto uniforme.
Infornate a 180° per circa 20 minuti
(fino a quando la parte superiore non comincia a diventare colorata).
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lunedì 18 novembre 2013
Ritratto di Signora: Cleopatra
Sì lo sappiamo, il primo lunedì di Novembre abbiamo mancato il nostro appuntamento e orra siamo qui per rimediare, quindi vi lasacio sucuto al ritratto di Clara
Questa
è una storia che fa brutto.
Anzi,
non brutto, proprio brutto brutto, eh.
Sedetevi,
prego.
Siamo
negli anni 50, ma non quelli in cui si cotonavano i capelli e si
metteva l'eyeliner.
No,
nemmeno quelli in cui si andava in giro col decolletè in bella
vista, anche se questo racconto è ambientato in un paese dove faceva
un caldo bboia e quindi per forza che tutte uscivano con la mercanzia
al vento.
Dai,
indovinate dove siamo.
Chi
ha detto Canicattì? No, sbagliato.
Manco
Rio de Janeiro, no.
Amici,
romani, concittadini: siamo in Egitto. E tra un po' capirete perchè
c'ho inserito quel “romani”.
Dunque,
Egitto. Non c'erano I cammellieri che cercavano di scroccare soldi ai
turisti giapponesi davanti alle Piramidi, non c'erano I venditori di
stampe su finta pergamena made in China, non c'erano gli hotel a
cinque stelle in cui comunque è meglio non mangiare polpette perchè
si sa che che non si è mai sicuri di quello che ci mettono dentro
'sti benedetti cosi (che magari va a finire come quando ti prendi
quelle dell'Ikea e scopri di esserti pappato il cavallo preferito di
Moira Orfei)...però c'era il Nilo, e c'erano le casettine belline di
fango, e c'era tanto, tanto scazzo nell'aria. E perchè mai, direte
voi, 'sti egiziani c'avevano da stare imbronciati?
C'avete
ragione mortacci loro, io sono qua in mezzo alle risaie e alla nebbia
e loro lì beati e hanno pure il coraggio di stare sversi, hanno.
Eh,
amici, il fatto è che brutte cose brutte assai si prospettavano per
il paese: sul trono sedeva Tolomeo XIII, detto “u strunz”.
Tolomeo
era più viscido di una lumaca, anche se sicuro sicurissimo lui manco
sapeva cosa fossero le lumache, perchè se una lumaca diceva alla sua
famiglia “Cia' regà, me ne vado in vacanza in Egitto” dopo due
minuti in spiaggia sotto il sole diventava più secca e grinzosa di
un hamburger del Mc Donald's.
Dicevamo,
il nostro Tolomeo aveva, a quel tempo, dato ospitalità a Pompeo,
triumviro romano, nemico ed ex socio del celebre Cesare e fondatore
della famosa compagnia calzaturiera “Pompea no stress”.
Gli
affari di recente non erano andati molto bene, e così Pompeo aveva
deciso di dare una bella lezione a Cesare a Farsalo, così quel
burino avrebbe capito quale terribile sbaglio aveva commesso a non
voler mettere in commercio le
calze-per-i-vegani-calde-come-quelle-di-lana-ma-non-di-lana.
Oh
sì, avrebbe pagato quell'errore col sangue.
Peccato
che Pom, vuoi per il troppo stress, vuoi per i troppi Mc Bacon che si
era magnato mentre guardava gli spettacoli al Colosseo, venne
miseramente sconfitto in quel triste giorno del 48 e corse a chiedere
asilo in Egitto.
“Oh,
caro, caro Pompeo – disse Tolomeo – ma certo che ti offrirò la
mia protezione! Aspetta, aspetta, è una svendita di calze
all'ingrosso quella che vedo là dietro??”
Manco
il tempo di girarsi e il nostro amico era già stato decapitato. Più
senza testa di Maria Antonietta e più sfigato di Paperino, un minuto
il romanaccio stava a provarsi autoreggenti e quello dopo puf!,
sparito.
Tolomeo,
gonfio di orgoglio, era già tutto ringalluzzito al pensiero di
presentare la testa a Cesare su un piatto d'argento, sicuro di
ingraziarselo.
Peccato
che il buon Cesare non apprezzò per nulla quel gesto e lo trovò
immensamente scortese, perchè ok che ogni paese ha le sue
tradizioni, ma non è buona educazione tagliare la testa agli ospiti,
e su questo non ci piove.
Quando
l'egiziano gli portò il capo dell'ex triumviro, il generale romano
mise in pausa la partita Lazio-Juve su Skype e, ci tramandano le
fonti, pronunciò tali parole: “Ah Tolomè, io uno più burino di
te non l'ho mai visto! Nun se fa così, ecco, provace n'antra vota e
te spiezzo in due. Mo famo 'na cosa, io governo l'Egitto, tu te ne
stai buono e muto sul trono e non rompi er BIIIIP e tutti semo
felici. Ah, e domani voglio vedere te e tua sorella Cleopatra qua nel
mio palazzo. Ora vattinne che c'è il servizio della D'Urso su Totti
e la Blasi e Scianel, sciò”.
Alt!
Fermi tutti! Se vi state chiedendo:
- Ma che sta a dire questa?
- Ma si droga?
- Non dovevamo parlare di signore, signorine e compagnia bella?
Nell'ordine
vi posso rispondere:
- Era un preambolo, e fatevi una bella iniezione di pazienza, cheddiamine.
- No. O forse mi drogo troppo per ricordarmi che mi drogo.
- Ecco, ora comincia la nostra storia.
Cleopatra
è, come si suol dire a Oxford, una bella gnocca. E' giovane, minuta
e affascinante.
Sa
che il fratello ha già provato a spezzarle le corna e lo farebbe
volentieri di nuovo, perchè Tolomeo è appunto più viscido della
lumaca detta sopra, e quindi la nostra amica ha bisogno di un alleato
potente.
Deve
fare un'entrata strafighissima a palazzo che gli permetta di
impressionare Cesare ma anche di evitare che il fratello la sgami
mentre è nella reggia.
E
dunque? E mo? E che famo? Vabbè, che domande: quello che ogni donna
farebbe, avvolgersi in un un tappeto e farsi recapitare nella stanza
del romano de Roma!
Immaginatevi
la Cleo che esce come una colomba dal cilindro, vestita di lino
bianco, ingioiellata, coi capelli corvini lucidi...come faceva Cesare
a non prestarle attenzione? Sicuramente gli si saranno drizzate
le...antenne.
E
niente, per farla breve i due si innamorano, sconfissero Tolomeo,
fecero un pupo (Cesarione) e un viaggio a Roma. Ah sì, e Cleo sposò
l'altro suo fratello Tolomeo XIV, ma tanto lui nessuno se lo fila
mai.
I
piccioncini stettero nell'Urbe per due anni, e Cleopatra fu
ovviamente chiacchierata e guardata con sospetto, un po' come
un'anziana guarda male ogni ipotetico scippatore sul bus o come Bossi
guarda gli stranieri.
Passò
un giorno, ne passò un altro, poi a marzo del 44...zac, Cesare venne
pugnalato alle spalle.
Letteralmente,
eh.
La
nostra eroina tornò in Egitto ma non si perse d'animo: sapete come
si suol dire, “morto l'uomo più potente del mondo, te ne sposi un
altro”, e stavolta fu il turno di Antonio.
Antonio,
Marco Antonio, con licenza di uccidere.
Di
nuovo, un colpo di fulmine: doveva essere un incontro politico, finì
in...ehm, censuriamo di nuovo. La regina arrivò a Tarso su una
barcazza profumosa di fiori, piena di belle tipe e cibo da paura.
“Mazza
oh – dissero tutti quelli che videro il vascello – 'sta regina
d'Egitto ci sta dentro”.
“Mazza
oh – disse Antonio quando la vide – 'sta qua due bottarelle...”.
“Mazza
oh – disse Cleopatra – 'sto Antonio stai a vedere come me lo
spenno”.
Complice
del buon vino e tanta di quella carne che la metà sarebbe bastata
per sfamare il Biafra, i due si chiusero sottocoperta e buonanotte al
secchio.
Il
giorno dopo la bella Cleo tornava ad Alessandria d'Egitto con Antonio
sotto un braccio e tre test di gravidanza positivi sotto l'altro.
Altro
che “16 and pregnant”.
Però...però,
però però.
C'è
un però.
Antonio
in realtà avrebbe dovuto farsela con Ottavia, sorella di Ottaviano
(viva l'originalità onomastica). Ottaviano era potente mica da
ridere. Ottaviano si era incazzato perchè “va' 'sta egiziana qua,
manco porta I pantaloni e detta legge, non ci sono più le stagioni
di una volta e pure il kebab non lo trovi più a 3.00 euri a
Torpignattara”.
Ottaviano
dunque si alzò un giorno e disse: “Ambrogio, ho voglia di qualcosa
di buono. Portami un Ferrero Rocher e l'Egitto”.
Pam,
detto fatto: il fedele Ambrogio comprò direttamente la Ferrero e un
bel po' di navi, che nel 31 fecero un mazzo tanto alla flotta di
Antonio ad Azio ('sti azzi...).
La
coppia si barricò ad Alessandria: lui si suicidò, Cesarione fu
ucciso, gli altri figli portati a Roma.
Cleopatra
si rinchiuse nel mausoleo dei Tolomei e si fece mordere da un aspide
facendo vedere a tutti che era una donna, sì, ma c'aveva le palle
quadre.
La
Cleopatra era una cazzuta, e questo è mio Ritratto.
Clara
Come sempre potete leggere questo articolo anche sui blog di:
Clara ThePauperFashionistE potete venirci a trovare sulla nostra pagina Facebook
lunedì 11 novembre 2013
Plumcake al cacao
Piccolo esperimento di pasticceria: un dolce senza uova, latte e burro.
A quanto pare è possibile fare un dolce buono, ma anche leggero.
Ingredienti:
190 gr. di farina
30 gr di cacao
150 gr. di zucchero
300 ml di liquido (acqua + una tazzina di caffè oppure succo di arancia + un paio di cucchiai di rum)
1 bustina di lievito per dolci
zucchero a velo vanigliato ( piacere)
Procedimento:
In una ciotola versate i liquidi e aggiungete gradualmente farina e cacao setacciati, zucchero e lievito.
Con l’aiuto di una frusta elettrica lavorate fino a ottenere un composto liscio e cremoso
Foderate uno stampo da plumcake (o se preferite potete utilizzare i pirottini da muffin) e fate cuocere, per circa 30 minuti, in forno pre-riscaldato a 180° (se usate i pirottini ci vorranno 15/20 minuti).
A piacere, una volta che il plumcake sarà raffreddato, spolverizzate con dello zucchero a velo
E anche nella versione muffin
A quanto pare è possibile fare un dolce buono, ma anche leggero.
Ingredienti:
190 gr. di farina
30 gr di cacao
150 gr. di zucchero
300 ml di liquido (acqua + una tazzina di caffè oppure succo di arancia + un paio di cucchiai di rum)
1 bustina di lievito per dolci
zucchero a velo vanigliato ( piacere)
Procedimento:
In una ciotola versate i liquidi e aggiungete gradualmente farina e cacao setacciati, zucchero e lievito.
Con l’aiuto di una frusta elettrica lavorate fino a ottenere un composto liscio e cremoso
Foderate uno stampo da plumcake (o se preferite potete utilizzare i pirottini da muffin) e fate cuocere, per circa 30 minuti, in forno pre-riscaldato a 180° (se usate i pirottini ci vorranno 15/20 minuti).
A piacere, una volta che il plumcake sarà raffreddato, spolverizzate con dello zucchero a velo
E anche nella versione muffin
martedì 5 novembre 2013
Cupcake al limone
Per inauguare il forno ho scelto questa ricetta, ispiaatadal libro che stavo leggendo.
Peccato che la ricetta riportata si è rivelata un vero disastro, ma ormai mi ero messa in testa di preparare i cupcake al limone e quindi non mi sono data per vinta: un po' di ricerche tra vecchi appunti e nuove ricette trovate qui e lìsul web hanno prodotto questo
Ingredienti: (20 cupcake circa)
250g di farina 00
80g di fecola
150g di zucchero
1 bustina di lievito
25 gr di burro
buccia e succo di un limone grande
200ml di latte
1 uovo
un pizzico di sale
500 ml di panna
1 kg di cioccolato bianco
scorza grattugiata di 2 limoni
Procedimento:
Per prima cosa (io l'ho preparata la sera prima) preparate la ganache per glassare i cupcake.
Spezzettate il cioccolato bianco e meettetelo in una ciotola capiente.
Quando la panna arriva a bollore versatela sopra il cioccolato e mescolate fino a che il cioccolato non si sia sciolto completamente e la crema si sarà freddata.
Mettete la ciotola in frigo e di tanto in tando mescolatela fino a che non ha ripreso consistenza.
Per le tortine: pesate tutti gli ingredienti secchi scorza di limone compresa, e mescolateli in una ciotola.
In un'altra ciotola con una frusta sbattete l'uovo, con il latte, il burro fuso e il succo di limone.
Versate i liquidi nella farina sempre lavorando bene il tutto con la frusta in modo da non formare grumi.
Una volta che l'impasto è bello liscio e omogeneo versatelo nei pirottini per muffin, riempiendoli per circa 3/4.
Cuocete in forno preriscaldato a 180° per 15 minuti
Sfornate i cupcake cotti e lasciateli raffeddare su una grata per dolci.
Con le fruste elettriche montate la ganache di cioccolato per qualche minuto fino a renderla liscia e soffice.
Mettete la ganche in un sac à poche e usatela per guarnire le cupcake.
Una menzione speciale per il mio assistente che si è in particolar modo impegnato con la glassa
Con questa ricetta partecipo al contest di Una fetta Di Paradiso "I Prodotti Da Forno"
Con questa ricetta partecipo al contest "L'abbuffata prima della dieta"
venerdì 1 novembre 2013
Tag Instagram
Beh visto che non sto cucinando molto in questo periodo, e visto che sono ancora senza forno quindi non posso sbizzarrirmi con gli esperimenti che vorrei, e visto che io adoro instagram: anche se non ci azzecca un tubo con il tema del blog ho deciso di fare anche io questo tag (e poi qui è casa mia e faccio un po' quello che mi pare no?!)
Rettifico il forno nuovo è arrivato (come vedrete in una delle foto), ora devo solo mettermi in ballo e cominciare ad usarlo come si deve, ma nel frattempo: fatevi un po' di cavoli miei, male non fa!
1- Da quanto tempo sei inscritto ad Instagram?
Se non è stata l prima app che ho scaricato quando ho comprato lo smartphon è statata la seconda, era ottobre 2012, quindi un anno fa più o meno
2- Qual è stata la prima foto che hai pubbicato?
Mia sorella e mio nipote che si ruffianano sul divano
3- Vai spesso su Instagram?
Molto spesso, direi più di 10 volte al giorno, anche perchè essendo molto immediato bastano pochi secondi per "aggiornarsi" sulle novità
4- Qual è la tua foto peggiore su Instagram?
Ho avuto il dubbio se si intendesse la peggiore che ho scattato, quella che mipiace meno, o la peggiore in cui io sono il soggetto, poi però guardando le varie foto mi sono accorta chele due cose coincidevano:
Senza trucco, occhiaie da notte completamente in bianco, lasciamo perdere vah che è meglio, però quanto sono belle le lenzuola con il castello di Hogwarts?
5- Qual è la tua foto che ha avuto più successo?
Credevo che la risposta ovvia sarebbe stata qualcosa da mangiare, e sì in effetti sono generalmente apprezzate quelle foto, ma a quanto pare la più apprezzata al momento è quella dei miei piedi con lo sfondo di Colin Firth in Orgoglio e Pregiudizio, il vero e unico Mr. Darcy.
Poi, come dicevo a seguire abbiamo foto di cibo:
6- Quanti folowers hai? e quanti segui?
Followes 38
Following 44
7- Chi è l'ultima persona che ha messo mi piace a una tua foto?
In contemporanea (e alla stessa foto), astratus, che poi sarebbe papà, e trilli3
8- Cita una persona famosa o marca che segui?
Ce ne sono vari, gli ultimi che ho aggiunto sono:
Le Pandorine, adoro le loro borse
Gulia Luzi che interpreta Giulietta nel musical: Romeo e Giulietta Ama e Cambia il Mondo
9- Mostra da una a tre tue foto che preferisci
Stesso dilemma della domanda precedente: mia nel senso di quelle che ho scattato io, o mia nel senso di una foto dove compaio io? nel dubbio facciamo un po' di entrambi, anche perchè la preferita in assoluto è decisamente questa:
Io e mio nipote prima di andare a dormire
Tra quelle cho ho scattato io e che preferisco: la mia Rainbow Cake, in preparazione e pnella fase di pulizia
Se però teniamo conto anche dei video (visto che ormai ci siamo evoluti) al primo posto tra le cose che ho pubblicato su Instagram c'è sicuramente questo:
Ditemi: è o non è i l ritratto della felicità?
10- Qual è l'ultima foto che comare sul tuo profilo?
l'ultima foto che ho scattato io è il primo dolce che sta cuocendo nel nuovo forno (esperimento non riuscito purtroppo)
mentre l'ultima che mi compare nella home è quella degli Oreo Scones
Rettifico il forno nuovo è arrivato (come vedrete in una delle foto), ora devo solo mettermi in ballo e cominciare ad usarlo come si deve, ma nel frattempo: fatevi un po' di cavoli miei, male non fa!
1- Da quanto tempo sei inscritto ad Instagram?
Se non è stata l prima app che ho scaricato quando ho comprato lo smartphon è statata la seconda, era ottobre 2012, quindi un anno fa più o meno
2- Qual è stata la prima foto che hai pubbicato?
Mia sorella e mio nipote che si ruffianano sul divano
3- Vai spesso su Instagram?
Molto spesso, direi più di 10 volte al giorno, anche perchè essendo molto immediato bastano pochi secondi per "aggiornarsi" sulle novità
4- Qual è la tua foto peggiore su Instagram?
Ho avuto il dubbio se si intendesse la peggiore che ho scattato, quella che mipiace meno, o la peggiore in cui io sono il soggetto, poi però guardando le varie foto mi sono accorta chele due cose coincidevano:
Senza trucco, occhiaie da notte completamente in bianco, lasciamo perdere vah che è meglio, però quanto sono belle le lenzuola con il castello di Hogwarts?
5- Qual è la tua foto che ha avuto più successo?
Credevo che la risposta ovvia sarebbe stata qualcosa da mangiare, e sì in effetti sono generalmente apprezzate quelle foto, ma a quanto pare la più apprezzata al momento è quella dei miei piedi con lo sfondo di Colin Firth in Orgoglio e Pregiudizio, il vero e unico Mr. Darcy.
Poi, come dicevo a seguire abbiamo foto di cibo:
Muffin Oreo e dulche de leche
6- Quanti folowers hai? e quanti segui?
Followes 38
Following 44
7- Chi è l'ultima persona che ha messo mi piace a una tua foto?
In contemporanea (e alla stessa foto), astratus, che poi sarebbe papà, e trilli3
8- Cita una persona famosa o marca che segui?
Ce ne sono vari, gli ultimi che ho aggiunto sono:
Le Pandorine, adoro le loro borse
Gulia Luzi che interpreta Giulietta nel musical: Romeo e Giulietta Ama e Cambia il Mondo
9- Mostra da una a tre tue foto che preferisci
Stesso dilemma della domanda precedente: mia nel senso di quelle che ho scattato io, o mia nel senso di una foto dove compaio io? nel dubbio facciamo un po' di entrambi, anche perchè la preferita in assoluto è decisamente questa:
Io e mio nipote prima di andare a dormire
Tra quelle cho ho scattato io e che preferisco: la mia Rainbow Cake, in preparazione e pnella fase di pulizia
Se però teniamo conto anche dei video (visto che ormai ci siamo evoluti) al primo posto tra le cose che ho pubblicato su Instagram c'è sicuramente questo:
10- Qual è l'ultima foto che comare sul tuo profilo?
l'ultima foto che ho scattato io è il primo dolce che sta cuocendo nel nuovo forno (esperimento non riuscito purtroppo)
mentre l'ultima che mi compare nella home è quella degli Oreo Scones
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