E dopo la pausa estiva torniamo di nuovo noi, il primo lunedì del mese con i nostri ritratti.
Come sono state le vacanze? Io inrealtà sono in ferie da oggi (EVVIVAAAAAAA!!!!!)
Questo mese tocca a me parlare, e quello che seguirà non è esattamente un ritratto, però è un argomento che mi sta a cuore.
L'idea per il “ritratto” di questo
mese era una cosa che mi frullava per la testa da un po'.
Poi un paio di mesi fa abbiamo letto un
articolo che riportava alcune dichiarazioni dell'amministratore
delegato della Abercrombie&Fitch
(http://www.rocknmode.com/2013/05/24/abercrombie-fitch-le-iniziative-per-boicottare-il-brand-arrivano-dal-web/),
che ci aveva fatto riflettere su questo argomento, inizialmente
doveva essere un articolo collettivo, poi non si è più fatto, ma
l'idea è rimasta.
"Grassa" di solito è il
primo insulto che una ragazza rivolge a un’altra quando vuole
ferirla; ricordavo di averlo visto succedere sia quando andavo a
scuola sia tra le adolescenti. Così ho ricordato com'è strano e
malsano l’insulto grassa. Voglio dire, grassa è davvero la cosa
peggiore che possa essere una persona? Essere grassi è peggio che
essere vendicativi, gelosi, superficiali, vanitosi, noiosi o crudeli
? No, per me no. Ma del resto, che ne so io delle pressioni sociali
sulla magrezza? Vengono indicati come esempi da imitare quelle
celebrità le cui più grandi imprese sono unghie perfettamente
smaltate, le cui uniche aspirazioni sembrano essere farsi fotografare
con nove vestiti diversi in una sola giornata, la cui unica funzione
nel mondo sembra essere il sostegno del commercio di borse dal prezzo
esorbitante e di cagnolini grossi come ratti. Forse tutto questo
sembra comico o di poca importanza, ma non è così. Si tratta di
quello che le ragazze vogliono essere, di quello che suggeriscono
loro di essere e di come si sentono per essere come sono ed in un
mondo ossessionato dalla magrezza mi preoccupa, perché non voglio ci
siano cloni emaciati con l’ossessione di se stesse e con la testa
vuota. Vorrei ragazze indipendenti, interessanti, idealistiche,
gentili, caparbie, originali, divertenti.. C’è un migliaio di
cose, prima di "magre". (J.K.Rowling)
Quando ho letto questo ho pensato fosse
qualcosa che avrei potuto dire io. Tutte le volte che amici o parenti
più o meno bene intenzionati, mi dicevano che ero grassa o che
dovevo dimagrire mi chiedevo “come è possibile che tutto quello
che vedono di me si a questo? Come è possibile che io non sia nulla
di più del numero su quel cavolo di display?” e continuo a
chiedermelo ora che tutti mi fanno notare quanto sia dimagrita “hai
visto come stai bene ora? Avresti dovuto ascoltarmi tempo fa”
E continuo a chiedermelo quando leggo
dichiarazioni come quella del signor amministratore delegato che dice
che nei loro negozi non vendono taglie superiori alla L perché il
loro marchi rappresenta uno status a cui non tutti possono accedere,
e che ragazze oltre quella taglia rovinerebbero la loro immagine.
Ma siamo sicuri che io e la mia XL
roviniamo l'immagine di quel marchio più di quello che fanno loro
stessi rilasciando dichiarazioni del genere?
Ma
spesso le immagini che vi corrispondono sono di modelle o attrici
scheletriche ed emaciate, che non trovo ne belle ne sane.
Dove
si trova l'armonia in una figura tutta spigoli?
Facendo
una ricerca (neanche troppo approfondita) su google ho trovato
veramente tanti siti/blog/forum dove, principalmente ragazze, ma non
solo, sono alla ricerca di questa estrema magrezza e leggendo qui e
là mi chiedo se il signor amministratore di A&F (sicuramente non
l'unico a pensarla così) si renda conto di quanto certe parole
possano incidere incidere su delle persone suggestionabili perché in
cerca di approvazione.
Certo
il problema è sicuramente più complesso, e non risolvibile in poche
righe, e in fin dei conti quello che voglio dire io è semplicemente
che dovremmo imparare ad amarci e a vedere il bello in noi a
prescindere da quello che ci dicono gli altri.
Come sempre potete leggere questo articolo anche sui blog di:
Monica Book Land
Miki Miki In The Pinkland
Michele Mr.Ink. diario di una dipendenza
Francesa di Franci lettrice sognatrice
Clara ThePauperFashionistMiki Miki In The Pinkland
Michele Mr.Ink. diario di una dipendenza
Francesa di Franci lettrice sognatrice
E potete sempre venirci a trovare sulla nostra pagina Facebook
Grazie mille per il tuo ritratto Fede, questo argomento mi stava veramente a cuore :)
RispondiElimina