lunedì 23 settembre 2013

Pollo al caramello


Ancora una ricetta dalla mia cena orientale di ormai un mese fa.
Sfogliando il libro con le ricette dal mondo ho visto che mi è sembrata allo stesso tempo strana e interessante.
Quindi ho deciso subito di doverla fare.
Il risultato è sicuramente particolare, a me è piaciuto molto, e anche alle amiche  che avevo invitato a cena.

Ingredienti:
2 cipolle
2 petti di pollo
2 cucchiaidi miele
zucchero
sale
pepe
olio extravergine d'oliva

Preparazione:
Tagliate il pollo a cubetti.
Affettate finemente le cipolle e fatela rosolare nella wok con un po' di olio.
Una volta che le cipolle saranno dorate spolveratele con un po' di zucchero e un cucchiaio di miele.
Aggiungete il pollo, salte e pepate.
Fatelo rosolare e poi spolverate ancora conun po' di zucchere e aggiungete il secondo cucchiaio di miele.
Portate il pollo a cottura e servitelo ben caldo.
Potete accompagnarlo con del riso basmati bollito, che possa così aiutare a pulire la bocca dal dolce del miele.




giovedì 12 settembre 2013

Tofu sale e pepe

Un altro antipasto che ho preparato sempre in occasione della cena a tema orientale con le mie amiche.
Ho trovato questa ricetta su un libro di cucina dal mondo che mi hanno regalato per un compleanno.
Veramente semplice e veloce da preparare, e nonostante i pochi ingredienti l'ho trovato molto buono.

Ingredienti:
400 gr di tofu
60 gr di farina di mais
oilo di semi per friggere
sale e pepe

Preparazione:
Tagliate il tofu a cubetti e lasciatelo asciugare per almeno mezz'ora su carta da cucina in modo da far fuoriuscire il liquido in eccesso.
Scaldate l'olio in una pentola profonda.
Passae i cubetti di tofu nella farina di mais, immergeteli delicatamente nell'olio bollente e friggeteli per un minuto aiutandovi a rigirarli con delle pinze.
Toglieteli dal'olio e asciugateli si carta assorbente.
Condite i cubetti fritti con sale e abbondante pepe e serviteli ben caldi.
A piacere potete anche accompagnare con degli spicchi di limone con cui irrorarli prima di servire.



lunedì 9 settembre 2013

Gamberi al latte di cocco e curry

Mentre cercavo il couscous nel reparto di cibo etnico al supermercato  mi sono imbattutta un un piccolo ricettario di cucina orientale dato in omaggio se si acquistavano i prodotti di un certo marchio, e visto che nel mio carrello già avevo alcuni di quei prodotti ovviamente ne ho approfittato.
Le ricette sono poche e semplici, ma sicuramente sfiziose e un po' diverse da quelle a cui siamo abituati di solito.
Visto poi che in casa avevo del latte di cocco da utilizzare ho deciso di partire da questa ricetta thailandese.

Igredienti: (per 2 persone)
400 gr di gamberi (io ho preso quelli surgelati già puliti)
200 ml di latte di cocco
3 cucchiaini di curry
1  cucchiaio di zucchero di canna
1 lime (mi sono dimenticata di comprarlo e ho usato 1/2 limone)
sale
100 gr di riso basmati

Procedimento:
Portate ad ebollizione una pentola di acqua salata e lessate il riso.
INel frattempo, in una padella versate il latte di cocco e fatelo scaldare, quando comincia a sobbollire unite il curry e lo zucchero di anna e mescolate in modo che si sciolgano bene.
Aggiungete i gamberetti e il succo del lime e lasciate cuocere per circa una decina di minuti, regolando anche di sale.
Una volta cotti servite in tavola i gamberi ben caldi accompagnati con il riso bollito

giovedì 5 settembre 2013

Latte di Tapioca

Una cosa che mi piace tantissimo quando vado al ristorante giapponese è il lattedi tapioca, cercando in giro su internet però non riuscivo proprio a trovare la ricetta, trovavo solo quella per fare il budino, ma non era quello il risultato che volevo ottenere io.
Alla fine però ho trovato un sito dove una ragazza parlava del te con le perle di tapioca, spiegando che era un te al latte.
Questo era abbastanza simile a quello che volevo ottenere io, quindi sono partita da lì.
Ho rimaneggiato un po' la ricetta, eliminagto il te, aggiunto il cocco et voilà ecco il risultato.

Ingredienti:
40 g zucchero di canna
40 g zucchero bianco
100 g di acqua

1l acqua
50 g tapioca

1l di latte
200 ml latte di cocco

Preparazione:
Mettete l'acqua in una pentola e portatela ad ebollizione.
Una volta che l'acqua sta bollendo versateci le perle di tapioca, abbassate il fuoco e lasciatele cuocere per circa 40 minuti, fino a quando le perle non saranno diventate trasparenti con consistenza gelatinosa.
Una volta cotte lasciatele riposare per circa un ora nella pentola con il coperchio.
Nel frattempo in una pentola mescolate zucchero bianco e zucchero di canna, aggiungete l'acqua e fate sciogliere a fuoco basso per una decina di minuti.
Una volta che le perle sono fredde scolatele dalla gelatina che si sarà creata e sciacquatele bene sotto l'acqua corrente.
Mettete le perle in una ciotola e conditele con lo sciroppo di zucchero.
In una pentola fate scaldare il latte con il latte di cocco.
Lasciatelo raffreddare e aggiungete le perle.

Il risultato non è proprio identico a quello del ristorante, ma devo dire che ne sono molto soddisfatta.



lunedì 2 settembre 2013

Ritratto di Signora: Love My Curves


E dopo la pausa estiva torniamo di nuovo noi, il primo lunedì del mese con i nostri ritratti.
Come sono state le vacanze? Io inrealtà sono in ferie da oggi (EVVIVAAAAAAA!!!!!)
Questo mese tocca a me parlare, e quello che seguirà non è esattamente un ritratto, però è un argomento che mi sta a cuore.

L'idea per il “ritratto” di questo mese era una cosa che mi frullava per la testa da un po'.
Poi un paio di mesi fa abbiamo letto un articolo che riportava alcune dichiarazioni dell'amministratore delegato della Abercrombie&Fitch (http://www.rocknmode.com/2013/05/24/abercrombie-fitch-le-iniziative-per-boicottare-il-brand-arrivano-dal-web/), che ci aveva fatto riflettere su questo argomento, inizialmente doveva essere un articolo collettivo, poi non si è più fatto, ma l'idea è rimasta.

"Grassa" di solito è il primo insulto che una ragazza rivolge a un’altra quando vuole ferirla; ricordavo di averlo visto succedere sia quando andavo a scuola sia tra le adolescenti. Così ho ricordato com'è strano e malsano l’insulto grassa. Voglio dire, grassa è davvero la cosa peggiore che possa essere una persona? Essere grassi è peggio che essere vendicativi, gelosi, superficiali, vanitosi, noiosi o crudeli ? No, per me no. Ma del resto, che ne so io delle pressioni sociali sulla magrezza? Vengono indicati come esempi da imitare quelle celebrità le cui più grandi imprese sono unghie perfettamente smaltate, le cui uniche aspirazioni sembrano essere farsi fotografare con nove vestiti diversi in una sola giornata, la cui unica funzione nel mondo sembra essere il sostegno del commercio di borse dal prezzo esorbitante e di cagnolini grossi come ratti. Forse tutto questo sembra comico o di poca importanza, ma non è così. Si tratta di quello che le ragazze vogliono essere, di quello che suggeriscono loro di essere e di come si sentono per essere come sono ed in un mondo ossessionato dalla magrezza mi preoccupa, perché non voglio ci siano cloni emaciati con l’ossessione di se stesse e con la testa vuota. Vorrei ragazze indipendenti, interessanti, idealistiche, gentili, caparbie, originali, divertenti.. C’è un migliaio di cose, prima di "magre". (J.K.Rowling)

Quando ho letto questo ho pensato fosse qualcosa che avrei potuto dire io. Tutte le volte che amici o parenti più o meno bene intenzionati, mi dicevano che ero grassa o che dovevo dimagrire mi chiedevo “come è possibile che tutto quello che vedono di me si a questo? Come è possibile che io non sia nulla di più del numero su quel cavolo di display?” e continuo a chiedermelo ora che tutti mi fanno notare quanto sia dimagrita “hai visto come stai bene ora? Avresti dovuto ascoltarmi tempo fa”
E continuo a chiedermelo quando leggo dichiarazioni come quella del signor amministratore delegato che dice che nei loro negozi non vendono taglie superiori alla L perché il loro marchi rappresenta uno status a cui non tutti possono accedere, e che ragazze oltre quella taglia rovinerebbero la loro immagine.
Ma siamo sicuri che io e la mia XL roviniamo l'immagine di quel marchio più di quello che fanno loro stessi rilasciando dichiarazioni del genere?
La mia impressione è che il modello che ci viene proposto è: magro=bello=sano.
Ma spesso le immagini che vi corrispondono sono di modelle o attrici scheletriche ed emaciate, che non trovo ne belle ne sane.
Dove si trova l'armonia in una figura tutta spigoli?
Facendo una ricerca (neanche troppo approfondita) su google ho trovato veramente tanti siti/blog/forum dove, principalmente ragazze, ma non solo, sono alla ricerca di questa estrema magrezza e leggendo qui e là mi chiedo se il signor amministratore di A&F (sicuramente non l'unico a pensarla così) si renda conto di quanto certe parole possano incidere incidere su delle persone suggestionabili perché in cerca di approvazione.
Certo il problema è sicuramente più complesso, e non risolvibile in poche righe, e in fin dei conti quello che voglio dire io è semplicemente che dovremmo imparare ad amarci e a vedere il bello in noi a prescindere da quello che ci dicono gli altri.



Come sempre potete leggere questo articolo anche sui blog di:
Clara ThePauperFashionist
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domenica 1 settembre 2013

Salsa Agrodolce

Una delle cose che mi piace di più al ristorante cinese o giapponese è la salsina agrodolce che accompagna i vari piatti.
Per casa, di solito, la compravo al supermercato, poi, la scorsa settimana, ho cercato la ricetta, e ho scoperto che è veramente semplicissima, oltretutto gli ingredienti per prepararla li ho sempre in casa, così d'ora in poi non dovrò preoccuparmi che finisca visto che la preparerò in quantità industriale.


Ingredienti:
-1 tazza d'acqua
-1/2 tazza aceto
-1/2 tazza zucchero
-5 o 6 cucchiai di salsa di pomodoro (la passata nelle bottiglie di vetro è perfetta)
-1 cucchiaio di maizena

Preparazione:
Riunte tutti gli ingredienti in un pentolino e lascate bollire (sempre mescolando) per alcuni minuti fino a raggiungere la consistenza desiderata.
Deve diventare cremosa ma non troppo densa.

Facile no?