martedì 29 ottobre 2013

Libri IN cucina 1

Personalmente non amo circondarmi di ricettari, ma di libri veri e proprio, romanzi per intenderci, sì (come potete vedere nella colonna qui accanto dalla mia pagina aNobii in continua evoluzione), e visto che ultimamente cucino poco, ho molto più tempo per leggere.
E sta mattina mentre finivo un romanzo ho avuto un'illuminazione: ci sono parecchi libri che ruotano intorno alla cucina. Così quando mi capita di leggerne qualcuno interessante potrei anche parlarne qui, lo so spesso e volentieri sono libri leggeri e spensierati (magari con trame che si somigliano pure un po'), che richiedono poco impegno, ma è uno di motivi per cui mi piacciono. Oltre al fatto che evocano un'atmosfera e un profumo tutto particolare per via della loro ambientazione.
Non sono molto brava con le recensioni, ma ci proviamo lo stesso.

"Cupcake Club" di Roisin Meaney
Hannah è una vera maga in cucina: torte, pasticcini e dessert prelibati non hanno segreti per lei. Sin da bambina, il suo sogno è sempre stato quello di aprire un negozio dove vendere gustose e coloratissime cupcake. E finalmente sta per realizzarlo: il Cupcake Club sarà una novità assoluta per la tranquilla cittadina irlandese di Clongarvin, e lei è pronta a lavorare sodo perché sia un successo. Ma proprio il giorno prima dell'inaugurazione, la vita di Hannah viene sconvolta: il suo fidanzato, Patrick, le confessa di essere innamorato di un'altra e va via di casa. All'improvviso, il coronamento di un sogno sembra coincidere con il peggiore degli incubi. Hannah non può fare altro che rifugiarsi nel suo dolce mondo di pan di spagna appena sfornato, glasse al caffè, vaniglia, gocce di cioccolato e nocciole tostate. E dal bancone del suo negozio osserva la vita degli abitanti di Clongarvin, che continua a scorrere tra nuovi amori, pettegolezzi e colpi di scena. Ma presto Hannah scoprirà che anche per lei il destino ha in serbo una dolcissima sorpresa...
Costo: 9.90 euro euro (3.99 formato kindle)

Mi sono innamorata di questo libro credo alla terza riga o giù di lì, cioè appena la protagonista ha reso noto il suo progetto: aprire un negozio di Cupcake.
Ho cominciato a saeltellare per casa dicendo "Lo voglio fare anche io".
Non si tratta di un libro che lascerà un segno: Hannah lascia il suo lavoro per intrapprendere quuesta nuova attività, e proprio mentre pensa che la sua vita stia per raggiungere la perfezione tutto va a rotoli.
Ma tra uno scandalo di paese e l'altro alla fine riesce a rimettere tutto a posto.
Un punto in più perchè il finale (nonostante sia assolutamente roseo) è meno scontato di quanto non pensassi.

"Mai fidarsi del cuoco" di Katie Fforde
 Nei dieci anni dalla fine del suo tempestoso matrimonio con Lucas, Penny Dylan è cambiata: a ventinove anni è una donna più attraente e sicura di sé che ha imparato a stare bene con sé stessa. Proprietaria di una serra nella campagna inglese dove coltiva biologicamente ortaggi ed erbe aromatiche che fornisce ai ristoranti della zona, Penny è orgogliosa di essere riuscita a rimettere in sesto la propria vita e a dimenticare quanto ha amato, e poi odiato, l'ex marito. Ma un giorno scopre che il suo principale cliente, un hotel rinomato per la cucina, ha assunto un nuovo chef, e questi altri non è che Lucas! È inevitabile che il mondo di Penny cominci a tremare, ma questa volta lui troverà pane per i suoi denti.
 Costo: 9.90 euro





Guardando altre recensioni di questo libro ho notato che molti lamentano che sia un po' sottotono rispetto agli altri della stessa autrice, ma essendo questo l'unico libro della Fforde che ho letto, non ho un metro di paragone.
La storia è carina, ma si basa sul principio: ci amavamo, ci odiavamo, ci amiamo ancora.
arino, insomma non aspettatevi colpi di scena.

"Profumo di cioccolato" di Kathryn Littlewood 
 I genitori di Rose hanno una pasticceria, la Bliss Bakery. E i loro sono dolci magici, nel vero senso della parola! I genitori di Rose hanno anche un segreto: è il Magiricettario, un antico volume che raccoglie ricette magiche, come i Ciococroissant della Felicità e la Torta Tornaindietro alle more. Il giorno in cui i signori Bliss si assentano si presenta alla porta una misteriosa "zia" Lily: alta, bella, vestita di viola, e in più cucina spettacolari piatti esotici. Rose e i suoi fratelli non ricordano di averla mai conosciuta, ma pensano che sarebbe carino offrirle qualcosa di magico. La magia, però, va maneggiata con cura, perché potrebbe essere esplosiva. E quando in città tutti si innamorano di tutti e la gente comincia a scambiarsi verità che era meglio non condividere. toccherà a Rose rimediare. 
Costo: 9.50 euro (6.99 formato kindle)



Il target di questo libro è pre-adolescenziale, scritto in maniera molto semplice e scorrevole, quindi decisamente adatto a letteri di quell'età, forse un po' meno per gli aduti più "raffinati".
Tutto questo non mi ha impedito assolutamente di apprezzare, e molto, una storia veramente graziosa. 
Ho adorato Rose, un eroina che salva il mondo a suon di dolci. 
Sono rimasta un po' spiazzata quando arrivata alla fine del libro ho scoperto che c'era un seguito.
Un seguito che leggerò sicuramente.

martedì 15 ottobre 2013

Cous Cous zucchine e pomodori secchi

Mi piace provare abbinamenti nuovi, questo non ha nulla di particolarmente innovativo, me ne rendo conto, ma non lo avevo mai provato.
Io l'ho preparato come piatto unico per una centa tra amiche piuttosto improvvisata, la preparazione è semplice e veloce,  e il risultato finale è saporito, ma non eccessivo.
Personalmente ho preferito servirlo caldo, ma credo che anche freddo avrebbe il suo perché

Ingredienti:
2 zucchine
150 gr di pomodori secchi sott'olio
1/2 cipolla
50 gr di mandorle a lamelle
300 gr di cous cous precotto
olio extravergine d'oliva
basilico
sale

Preparazione:
Mettete un paio di cucchiai di olio in una padella ampia, e usateli per soffriggere la cipolla triatata molto finemente.
Lavate e le zucchine, spuntatele, e tagliatele in fettine sottili.
Buttate le zucchine nela padella col soffritto e fatele cuocere, rigirandole in modo da non farle bruciare o attaccare per 10/15 minuti (devono essere cotte , ma non mollicce)
Tagliate i pomodori secchi a strisce fateli saltare per alcuni minuti nella padella insieme alle zucchine.
In una pentola fate bollire 300 ml di acqua con un cucchiaio di sale e 4 cucchiai di olio.
Aggiungete il cous cous all'acqua bollente mescolando delicatamente, fatelo gonfiare per un paio di minuti, e poi sgranandolo con la forchetta fate cuocere ancora per 4 o 5 minuti.
Scaldate una padella antiaderente, fate tostare per un paio di minuti le mandorle a lamelle,  e unitele alle zucchine e pomodori.
Una volta che il cous cous è pronto unitelo al codimento nella padella, aggiungete il basilico lavato e tritato e fate saltare il tutto un paio di minuti, aggiungendo, se necessario un po' di olio.



lunedì 7 ottobre 2013

Ritratto di Signora: L'incubo delle spose bambine


Buon lunedì, eccoci qui ancora con la nostra rubrica.
Questa settimana è Miki che ci parla di un argomento assolutamente attuale.

Sin da quando ho cominciato a capire cosa fosse il matrimonio, ho sempre pensato che un giorno mi sarei sposata.
Non mi importava che fosse con Arthur (Candy Candy) o Paul (Rensie la strega) o Edward (Milly, un giorno dopo l'altro), avrei indossato un enorme abito bianco, sarei salita su una sontuosa carrozza, da far appassire la zucca di Cenerentola, e sarei andata a coronare il mio sogno di bambina.
Uno dei tanti, in effetti. Fare la regina era decisamente al primo posto.
Lo avrei fatto all'età giusta, dopo aver incontrato la persona giusta e per i giusti motivi.
Ero ignara all'epoca, e probabilmente ne sono poco consapevole anche adesso, che quello che per me poteva essere un sogno astratto, per altre bambine era un incubo concreto, che si avverava e si avvera troppo presto.
Forse, e sottolineo forse, ad uno sguardo distratto e veloce, queste bimbe non appaiono poi tanto diverse da come apparivo io e le mie amichette il giorno della prima comunione, fiere dei nostri abiti bianchi e svolazzanti e sicuramente vanitose e un po' frivole. Eppure le due cose non possono essere più lontane, non possono essere più diverse.
Mentre a fine giornata noi eravamo stanche, spettinate, sfoggiavamo almeno una macchia sulla gonna immacolata (la mia è del cocktail di gamberi che mi sono buttato addosso praticamente ad inizio pranzo, Ed è ancora lì) e guardavamo adoranti i regali ricevuti, loro si ritrovano stanche e terrorizzate di fronte ad un marito che non avrà nessun rispetto della loro età, della loro innocenza, della loro purezza.


Spesso, affrontando il discorso con altre persone, mi sono sentita rispondere "fa parte della tradizione locale. Se vivessimo lì, ci sembrerebbe normale."


Normale...


Nel Giugno del 2011, Stephanie Sinclair, fotografa per il New York Times e per il National Geographic, alle cui colleghe abbiamo dedicato un ritratto, che potete leggere QUI, ha immortalato la tradizione, ha fotografato questa incomprensibile e raccapricciante normalità in un servizio, Child Brides, e successivamente girando un breve documentario dal titolo Too Young To Wed.




Asia, 14 anni, mamma di due bambine. Non si è mai ripresa dal parto, manifesta frequenti emorragie e non ha la minima idea di come prendersi cura delle sue figlie e di se stessa.

Rajani, 5 anni, in braccio allo zio che, nel cuore della notte, la porta alla cerimonia nuziale.
In India i matrimoni infantili sono illegali, le cerimonie avvengono i gran segreto, con la complicità dell'intero villaggio.



Surita, 16 anni, Nepal. Piange disperata mentre viene trascinata fuori dalla sua casa per essere condotta nel villaggio del marito.





Tahani (in rosa) ha 6 anni. Suo marito ne ha 25.

"Tutte le volte che lo vedevo, cercavo di nascondermi. Lo odiavo."

La storia di Tahani è quella che ha più colpito Stephanie. Non è più terribile di altre, ma è stato impressionante trovarsi di fronte una bimba di 8 anni (nel momento in cui l'ha incontrata lei), che non ha perso ancora tutti i denti da latte, ma che ha un fare di donna vissuta, in grado di parlare delle sue esperienze sessuali. Un comportamento che è un segno evidente del trauma subito.




Nujoud Ali, 10 anni, è diventata un'eroina nello Yemen. E' scappata da un marito violento, molto più vecchio di lei, ha ottenuto il processo ed il divorzio ed è potuta tornare a scuola.

In molti dei Paesi visitati dalla Sinclair, che sono India, Yemen, Afghanistan, Nepal ed Etiopia, i matrimoni infantili sono proibiti, in altri l'età delle giovani spose è stata innalzata a 15 anni, in altri ancora tale "limite" è stato abolito.

Bambine strappate alla loro infanzia, spesso vendute dalle famiglie, scambiate oppure rapite e violentate per poi essere rivendicate come mogli.
Le conseguenze fisiche e psicologiche sono devastanti, spesso fatali.

Non ultima la storia di Rawan, 8 anni, una bambina yemenita morta in una camera d'albergo per lesioni interne, dopo la prima notte di nozze.

E' pensando a Rawan che ho deciso di scrivere questo articolo.
Cerco di immaginare la sua perplessità, la sua paura, il suo dolore e provo un'angoscia devastante, che so essere nemmeno lontanamente paragonabile a quello che ha vissuto lei.
Una bambina poco più grande di mia nipote, che spesso ho paura di abbracciare troppo forte per il timore di farle male, il cui visino riesco ancora ad accogliere tra i palmi delle mie mani come un tesoro prezioso, che sprizza vivacità da tutti i pori...

Come può essere normale tutto questo?

"Penso che la cosa da cui dobbiamo partire è che nella maggior parte dei casi queste bambine non vogliono sposarsi" afferma Stephanie Sinclair, in un'intervista di Rena Silverman, per il National Geographic.
"Come ha detto qualcuno al CSW (Commissione sullo stato della donna): cerchiamo di essere onesti, quando un ventenne fa sesso con una bambina di otto anni, è stupro. E' stupro di minori. E' qualcosa che non possiamo accettare".
Nel momento dell'intervista, sono passati due anni dalla realizzazione del servizio fotografico e, per fortuna, qualcosa è cambiato: c'è una maggiore consapevolezza del fenomeno, su cui si è focalizzata l'attenzione di diverse organizzazioni, tra cui The Elders, un gruppo di leaders mondiali, che ha fondato Girls Not Brides, che oggi conta più di 200 volontari nei Paesi interessati dal fenomeno. 
La stessa Sinclair continua a lavorare sul tema, assieme ad una collega, Jessica Dimmock, con la quale ha aperto il blog tooyoungtowed.org.
Per Stephanie l'istruzione, l'educazione e l'informazione sono le uniche armi con cui combattere, e non solo per quanto riguarda le bambine, ma per le loro famiglie e per l'intera comunità, per far comprendere loro "l'impatto nocivo del matrimonio precoce sulla salute delle loro ragazze, delle loro nipoti e la loro società nel complesso."
Stephanie e Jessica sono da poco rientrate dalla Tanzania, dove hanno raccolto informazioni sulle ripercussioni sanitarie delle giovani spose. Fistola, prolasso uterino e rottura dell'utero sono solo alcuni dei tanti problemi di cui soffrono le vittime.
Durante la permanenza nello Yemen, una ginecologa pronunciò queste parole:
"Quando le ragazze nel vostro Paese sono all'inizio della loro vita, le ragazze nel nostro Paese sono alla fine"



Miki.




 FONTI:











Tutto questo è qualcosa che non può lasciare indifferenti.
Non ci si può trincerare dietro alla tradizione e tirare avanti come se nulla fosse.
La storia di Rawan, citata da  Miki, è solo l'ultima di cui abbiamo sentito parlare, ma chissà quante altre ce ne sono.
Nessuna donna dovrebbe essere costretta a sposrsi, e figuriamoci se questo può essere accettabile per delle bambine che dovrebbero stare a casa a giocare a fare le mamme, non ad esserlo.

Come sempre potete leggere questo articolo anche sui blog di:
Clara ThePauperFashionist
E potete venirci a trovare sulla nostra pagina Facebook

 

giovedì 3 ottobre 2013

Riso saltato con polpa di granchio

Ancora un esperimento di cucina orientale.
Oggi proviamo con un po' di cucina giapponese.
Molto saporito e gustoso questo riso, decisamente è una ricetta che devo tenere in considerazione e riproporlo in altre occasioni.
Oltretutto ha un gusto sì di straniero, ma non così particolare come altri piatti che fanno storcere il naso ai più campanilistici in fatto di cucina

Ingredienti:
250 gr di riso basmati
400 gr di polpa di granchio in scatola
4 uova
2cipolle
2 spicchi di aglio
1cucchiaio di salsa di soia
1/2 cucchiaio di zucchero
3 cuchiai di olio

Preparazione:
Lessate il riso.
In una wok scaldate l'olio e fate soffriggere le cipolle tagliate, e poi aggiungete l'aglio tritato.
Rompete le uova in una ciotola, sbattetele con una forchetta, versatele nella wok e mescolatele velocemente.
Aggiungete la polpa di granchio sgoccolata e fate saltare il tutto per un minuto.
Aggiungete il riso cotto, mescolate e condite il tutto con la salsa di soia e lo zucchero.
Fate saltare il tutto a fuoco vivo per tre o quattro minuti prima di servire.