venerdì 28 febbraio 2014

Libri IN cucina 2

Sperando che in qualche modo questo piccolo angolino letterario interessi a qualcuno ecco i libri ambientati nelle cucine che ho letto in questo periodo:

"Un amore di cupcake" di Donna Kauffman
La trentenne Leilani Trusdale non ce la fa più: i ritmi frenetici, le pressioni costanti e il carattere burbero dello chef Baxter Dunne, che ormai preferisce i riflettori degli studi televisivi alla cucina, sono diventati insostenibili. Insomma, è giunto il momento di cambiare vita. Così, dopo oltre quattro anni di duro lavoro e poche soddisfazioni come executive chef del ristorante Gàteau di New York, Leilani decide di tornare nella piccola isola di Sugarberry, dove è nata e cresciuta, per realizzare il suo sogno: aprire una pasticceria, un luogo caldo e magico dove poter creare irresistibili cupcake da decorare nei modi più fantasiosi. E le cose sembrano andare subito per il verso giusto, anche grazie all'aiuto degli amici di sempre, del padre e dell'intera comunità di Sugarberry, tutti convinti che il suo talento e la sua passione possano finalmente trovare un degno riconoscimento. Quando però viene a sapere che Baxter ha intenzione di girare la prossima stagione del suo show proprio a Sugarberry, Leilani inizia ad agitarsi, a innervosirsi, a emozionarsi... perché, nonostante il risentimento che prova verso di lui, in fondo al cuore lei sa che lo scontroso ma affascinante chef è l'ingrediente "segreto" che le manca per essere felice. Proprio come la glassa su un cupcake...
Costo:9.90 euro (4.99 formato kindle)

Ne avevo sentito parlare molto, bene.
L'ho trovato carino e scorrevole, una lettura leggera, buona per staccare un po', ma anche poco originale ad essere proprio sincera, nessun "vero" colpo di scena (tranne il fatto che non si è visto il tanto decantato burbero chef della quarta di copertina), decisamente un po' scontato.
10+ per le ricette finali però, per qual che mi riguarda sono sempre gradite.

"Appuntamento al cupcake cafè" di Jenny Colgan
Avete mai sognato di cambiare vita? Issy lo ha fatto spesso, soprattutto dopo i trenta. Eppure non ha mai osato rischiare, convinta che un posto fisso nella City sia la scelta più sicura benché non la renda felice, e che un uomo teoricamente perfetto - ma che dopo otto mesi nasconde ancora la loro relazione - sia comunque quello giusto. Finché, per colpa della crisi economica, perde in un giorno lavoro e fidanzato (che era anche il suo capo). Ma proprio allora capisce che è il momento di tirare fuori i sogni dal cassetto: quello in cui custodisce le ricette di nonno Joe. È stato lui, rinomato fornaio, a crescere Issy mentre sua madre girava il mondo in cerca di se stessa. Sarà che per tutta l'infanzia è stata svegliata dal profumo del pane appena sfornato, ma in nessun luogo Issy si sente al sicuro come in cucina. Sarà che per anni ha osservato il nonno dare forma con arte a dolci squisiti, ma per lei non c'è nulla di più avvolgente di un soffice cupcake al limone sormontato da una glassa vellutata. Forte dei trucchi del mestiere imparati dal nonno, e delle ricette che lui continua a spedirle dalla casa di riposo, Issy decide di trasformare la passione per la pasticceria in un'attività tutta sua: il Cupcake Café, un angolo accogliente per chi vuole concedersi una pausa golosa dallo stress londinese. Certo, i numeri non sono il suo forte, ma grazie all'aiuto della migliore amica, e alla fiducia di un affascinante consulente finanziario, saprà sfidare prestiti e bollette.
Costo: 17.50 (6.99 formato kindle)

Tra quelli letti fin ora è quello che mi è piaciuto di più.
Mi è piaciuta l'idea delle ricette, messe ad inizio capitolo, non solo buttate lì come un mero elenco, ma inserite nella storia vera e propria.
Un'altra cosa che ho molto apprezzato è stata prioprio la storia personale della protagonista, i suoi ricordi d'infanzia, il capire come sia nato il suo sogno (cosa che in altri libri mancava).
Il personaggio che ha lasciato più a desiderare però è stata proprio la protagonista, sempre, sempre sempre a lamentarsi di tutto, di quanto sia sfortunata, o di quanto sia grassa. E poi estremamente ingenua, non in maniera positiva o tenera, ma da sbatterle la testa al muro: insomma il tuo ex, dopo averti licenziata e mollata senza farsi più risentire per mesi, sbuca fuori dal nulla con progetti di vita insieme (che ovviamente ha fatto senza consultarti) e dopo due giorni già convivete? Sul serio, neanche un momentino per pensarci su?


"La magia del cioccolato" di Laura Florand
 Nella vetrina della Maison des Sorcières fanno mostra di sé una foresta incantata di dolci e una collezione di cappelli a punta per streghe golose di cioccolato che deliziano gli occhi. Nella loro piccola cucina blu, Magalie Chaudron e le sue due zie mescolano desideri in spumeggianti pentole di cioccolata calda. Ma la tranquilla vita della Maison viene scossa dalla notizia che Philippe Lyonnais ha deciso di aprire una delle sue pasticcerie celebri in tutto il mondo proprio in fondo alla strada. Le creazioni di Philippe sembrano vivere di magia propria e attirano folle di donne: sono sensuali quanto il loro creatore. Ma riusciranno a convincere Magalie ad avventurarsi fuori dalla sua torre d’avorio correndo il rischio di assaggiare un diverso cioccolato e un bacio inatteso? 
Costo: 10.00 (2.99 formato kindle)

Un'altra storiella d'amore senza troppo pretese, ma se nel titolo mi scrivi Magia e Cioccolato io ci casco senza nemmeno cercare la trama.
Fin da piccola le storie di streghe mi hanno affascinato, l'idea di rimestare in un pentolone, borbottando formule e desideri è sempre stata una delle mie aspirazioni.
Se poi il pentolone da rimestare è quello della cioccolata calda come avviene alla  Maison des Sorcières, la Casa delle Streghe, nel cuore di Parigi, ancora meglio.
Ho scoperto solo dopo averlo finito che in realtà si tratta di una serie di cui questo è il secondo comunque a parte una breve apparizione dei protagonisti del primo libro le due storie non sono collegate, si legge tranquillamente anche da solo

venerdì 21 febbraio 2014

Cupcake arcobaleno al cioccolato bianco

Avevo visto la foto di alcuni cupcake decorati con un frosting arcobaleno assolutamente scenografico e bellissimo.
Ci ho rimuginato su un po' per come fare ad ottenere un risultato simile, poi l'illuminazione: metto la glassa a strati nella sac a poche e spremendola dovrebbe mescolarsi e sfumarsi da sola.
Esperimento riuscito.
Poi, forse un paio di settimane fa, ho visto una puntata di SOS Buddy, e per glassare dei cupcake ha usato esattamente questa tecnica, beh a quanto pare ho indovinato.

Ingrtedienti:
150 gr di cioccolata bianca
70 gr di burro
2 uova
50 gr di zucchero
75 gr di farina 00
mezza bustina di lievito
per la glassa:
200 gr di panna
200 gr di ricotta
un paio di cucchiai di zucchero a velo
coloranti (io rosso, blu, fucsia e giallo)
 
Preparazione:
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria, unite il burro mescolate e trogliete dal calore.
In una ciotola lavorate le uova con lo zucchero, incorporate la farina setacciata con il lievito e da ultimo il cioccolato bianco.
Una volta mescolato bene il composto distribuitelo neglistampi per muffin e infornate a 180° per 20 minuti circa.
Una volta cotti sfornateli e fateli raffreddare (i miei si sono leggermente sgonfiati al centro, credo che sia normale però data la consistenza molto soffice di questo impasto)
Volendo sono già buoni così, potete spolverizzarli con dello zucchero a velo e via.
Per la glassa lavorate a crema la ricotta con lo zucchero a velo e aggiungete la panna montata.
Dividete il frosting in quattro ciotole (o quanti sono i colori che volete usare) e unite ad ogni parte un po' di colorante, mescolando in modo da rendere tutto il colore uniforme.
Mettete in una sac a poche la glassa alternando un paio di cucchiai per ogni colore, senza mescolarli.
Usate la sac a poche per glassare i cupcake, sprendola i colori si sfumeranno tra loro dando vita a un arcobaleno.
 


 

martedì 18 febbraio 2014

Cupcake ai pomodori secchi con muosse al salmone

Avevo letto varie volte ricette di muffin salati,  ma per una cosa o per l'altra alla fine non ero mai riuscita a prepararli.
Poi programmando il pranzo di Natale (ebbene sì questa ricetta stazione tra i miei appunti da quasi due mesi) mi sono detta che era il momento buono.
Io poi per sfizio, data la mia recente mania "cupcakeosa" ho aggiunto una mousse per ricoprirli.
Facili da preparare, estremamente scenografici, e inaspettati, perchè nella nostra mente l'aspetto e il sapore non coincidono.
assolutamente da rifare, magari in altre versioni.
Io poi per sfizio, data la mia recente mania "cupcakeosa" ho aggiunto una mousse per ricoprirli

Ingredienti: (per 12cupcake)
250 gr di farina
280 ml di latte
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 bustina di lievito istantaneo per salati
1 uovo
15/20 pomodori secchi
150 gr di olive
semi di sesamo
sale e pepe
per la mousse:
200 gr di panna da montare
200 gr di ricotta
100 gr di salmone affumicato

Preparazione:
Setacciate la farina con il lievito.
Sbattete velocenete l'uovo con sale e pepe e unitelo alla farina.
Lavorando con la frusta mescolate il tutto aggiungendo il latte e l'olio.
Una volta che il composto sarà liscio unite i pomotosi tagliati a stiscioline, le olive tritate grossolanamente, e i semi di sesamo (io mi sono letteralmente dimenticata le olive)
Mettete l'impasto nella teglia per muffin e infornate a 180° per 20/25 minuti.
Una volta cotti sfornateli e lasciateli raffreddare.
Per la mousse, mettete la ricotta e il salmone nel tritatutto e fatelo girare sino a quando non otterrete un composto molto liscio, aggiungete il salmone poco alla volta fino a quando non avrete ottenuto il sapore desiderato (tenedo conto che il spore verrà leggermente diluito dopo l'aggiunta della panna).
Montate la panna, e poi mescolando piano unitela alla ricotta.
Mettete la mousse ottenuta in frigo almeno per un'ora in modo che rassodi per bene.
Con una sac a poche ricoprite i cupcake con la mousse.
Noi abbiamo decorato poi i cupcake conuna fettina di salmone, una foglia di rucola e una spolverata di semi di sesamo.



mercoledì 5 febbraio 2014

Cupcake Guinness e cacao

Da tempo ormai sentivo parlate della torta Guinness e cacao, ogni volta che la ricetta mi capitava sotto gli occhi pensavo di volerla provare, poi però rimandavo sempre, alla fine (dopo essere stata costretta a ricomprare due volte la birra perchè qualcuno se la beveva mentre io ero distratta) però ci sono riuscita.
Dato che ultimamente ho sviluppato un certo amore per i cupcake ho preferito questa versione alla classica torta.
La pasta della base è un sofficissimo e scurissimo pan di spagn, con un sapore a tendenza decisamente amara, la glassa (una semplicissima glassa con formaggio spalmabile e mascarpone) bilancia benissimo il suo sapore rendendo il risultato godibilissimo (21 cupcake scomparsi in poco più di 24 ore, sono decisamente piaciuti)
Girovagando in giro per il web ho scoperto però che questa non è, come potrebbe sembrare a prima vista, una ricetta irlandese, prima o poi proverò anche quella.

Ingredienti:

175 gr di zucchero di canna
200 ml di guinness
112 gr di farina
90 gr di olio di semi di mais
2 uova
50 gr di cacao amaro
2 cucciaini di bicarnonato
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
per la glassa:
150 gr di formaggio spalmabile (tipo philadelphia)
150 gr di mascarpone
150 gr di panna
2 cucchiai di whisky
zucchero a velo

Procedimento:
 In una ciotola mescolate birra e cacao.
In un'altra ciotola versate l'olio e lavoratelo con lo zucchero (ho scelto di usare l'olio anzichè il burro per cercare di "alleggerire" un po' una ricetta decisamente ricca, ma se preferite usare il burro per questa ricetta ne servono 112 gr che dovrete montare con lo zucchero fino a renderlo spumoso).
Unite a olio e zucchero le uova e una volta che avrete mescolato bene il tutto aggiungete la farina che avrete setacciato con il bicarbonato e il lievito, alternandolo con la pastella di birra e cacao.
Riempite per poco meno di 3/4 i pirottino dello stampo per muffin e cuocete in forno caldo a 180° per 30 minuti.
Sfornate e fate raffreddare.
Preparate la glassa lavorando con le fruste mascarpone, formaggio spalmabile e whisky finoad ottenere una crema liscia e omogenea.
Aggiungete poi la panna montata con due o tre cucchiai di zucchero a velo.
Spalmate la glassa sui cupcake utilizzando al punta di una spatola in modo da ricreare l'illusione della schiuma densa e compatta che copre un bicchiere di birra.





lunedì 3 febbraio 2014

Ritratto di signora: Carolina Kostner

Gennaio è finito, benvenuto Febbraio.
Oggi è S. Biagio avete mangiato il panettone per S. Biagio? O si usa solo da queste parti?
Ma non divaghiamo. oggi è il primo lunedì del mesee siamo qui come sempre leggerequello che ci scrive Monica

"Fin da piccola sono sempre stata una grande amante dello sport, quello televisivo, non quello praticato.
Lo so, state pensando, che bambina PIGRA! E’ vero, lo ammetto, ero e sono tuttora pigra di natura, non mi piace particolarmente espormi (sarà colpa della timidezza) e i miei sport preferiti erano quelli NON di squadra (sarà perché ero particolarmente imbranata? Non ne sto uscendo bene, avrò scelto l’argomento giusto per questo “Ritratto di Signora”?).
Il pensiero di dovermi mettere in prima linea durante le partite di pallavolo, mi procurava indicibili mal di stomaco, ma se c’era da buttarsi in una piscina e fare 20 vasche senza mai fermarmi, allora ero la prima della fila.

Insomma, chiusa nella mia corazza da tartaruga, ogni tanto buttavo fuori la testa per seguire gli eventi sportivi in televisione, perché allora (taaaanti anni fa) se pagavi il canone della Rai, potevi vedere tutto quello che volevi, dal tennis, passando per il nuoto, scendendo su un campo di pallavolo, per poi finire su uno di basket.

Certo, il calcio, allora come adesso, era lo sport preferito dalla massa. Anche io alla sera mi accoccolavo vicino a mio papà per seguire le partite di pallone, ma la gamma sportiva presentata al di là dello schermo, era ricca e molto varia.

Come vi dicevo, ho sempre seguito qualunque sport, ma ce n’è uno in particolare che mi ha sempre affascinato più degli altri.. il pattinaggio su ghiaccio.

Come riescano questi atleti a volteggiare, scivolare, saltare e atterrare sul ghiaccio con tanta grazia, per me rimane ancora un mistero.

Io, ragazzina un po’ imbranata, con poco senso dell’equilibrio, ero capace di rimanere intere ore a seguire ogni singola esibizione. Programmi corti e programmi lunghi, coppie di artistico e coppie di ballo, singolo uomini e singolo donne.

Per anni ho visto danzare davanti ai miei occhi artisti di ogni paese, i formidabili atleti russi, quasi sempre vittoriosi, le pattinatrici provenienti dai paesi asiatici, così piccole e flessuose da sembrare quasi finte… rimanevo inchiodata davanti alla televisione calcolando punteggi, e imparando a memoria ogni singolo salto, “Doppio Tolup” in combinazione con un “Triplo Axel”, il “Triplo Flip” e le trottole, e tutto mi sembrava magico.

C’era un’unica nota stonata in quel turbinio di salti e volteggi, nessuna atleta Italiano riusciva ad arrivare ad alti livelli. Adoravo gli atleti russi, ma ogni tanto, avrei voluto vedere sventolare la nostra bandiera tricolore.

Il mio piccolo desiderio si è realizzato quando sul ghiaccio si è presentato un angelo vestito di bianco, che risponde al nome di Carolina Kostner.

Quando ho iniziato a pensare a questo articolo, l’idea di base, era di fare un resoconto su molte delle atlete italiane che oggi portano alto il nome del nostro paese. Tuttavia, mentre lo scrivevo, mi sono resa conto che Carolina, ha un posto speciale nel mio cuore.. non per denigrare le altre, ma lei rappresenta ogni giorno una fonte di ispirazione per me.

Ovviamente non la conosco di persona, ma Carolina mi è sempre sembrata una ragazza riservata, quella riservatezza dovuta forse ad una certa timidezza, che la fa sembrare leggermente altezzosa.. dove l’ho già sentita questa? Ah sì, lo dicevano di me! “Guarda che puzza sotto al naso.. cammina come se si credesse la regina del mondo” .. come è facile dare giudizi, quando non si conosce una persona.

A me Carolina piace! Mi piace per la sua innata eleganza, per come si muove sul ghiaccio, mi piace per la forza che ha sempre dimostrato in ogni esibizione.

Lei, ragazzina prodigio, cinque volte campionessa Europea, all’apice della sua carriera, nella stagione 2009-2010 entra in crisi.
Passa da Porta bandiera ai giochi Olimpici di Torino del 2006 ad un tristissimo 16° posto a quelli di
Vancouver del 2010.
Più e più volte vengono ricordate le sue innumerevoli cadute, in tanti dicono che Carolina non è abbastanza concentrata, forse in molti non si accorgono che quello che si disegna sul volto di questa giovane donna, ogni volta che deve scendere sul ghiaccio, è un’ansia indicibile che non le permette di portare avanti i suoi progetti.

Nel momento di maggior sconforto, quando anche la Federazione le da contro, Carolina si rimbocca le maniche, lascia la famiglia e gli affetti più cari, e si trasferisce in America. Qui, sola con se stessa e le sue paure, lavora sodo, e rinasce come una fenice dalle sue stesse ceneri, riuscendo a vincere il Titolo Mondiale nella stagione 2011-2012.

A parole, per me che l’ho sempre seguita fin dai primi passi, non è facile descrivere la grande emozione di vederla muoversi sicura sul ghiaccio e pensare “Questa volta il titolo che ha tanto inseguito non glielo toglierà nessuno”.


Tra cinque giorni esatti inizieranno i giochi Olimpici di Soci in Russia.. a Carolina, e a tutti gli atleti partecipanti, va il mio più grande in bocca al lupo.
Non so se questa donna, che tanto ammiro, riuscirà a portare a casa una medaglia. Poco importa, per me lei ha già dimostrato quanto vale.
Lo ha fatto nel momento in cui non si è arresa, nel momento in cui ha portato avanti il suo sogno, regalandomi grandi emozioni, ed insieme a lei ogni singola atleta Italiana, che ha dedicato la propria vita al raggiungimento di uno scopo. 





Grazie Monica, capisco perchè questo sport, e Carolina ti affascinino tanto, credo che sia una cosa comune a tutti noi sportivi da divano.
Sono assolutamente d'accordo con tutto quelloche hai scritto, dalle impressioni sbagliate, al coraggio d affrontare una caduta dalla quale sembra impossibile rialzarsi.
Non posso fare altro che aggiungere anche il mio in bocca al lupo ai nostri atleti.

Vi ricordo come sempre potete leggere questo articolo nei blog di 
Clara ThePauperFashionist
E potete venirci a trovare sulla nostra pagina Facebook

sabato 1 febbraio 2014

Arrosto di vitello con patate al forno

Un classico secondo per le feste, o per i pranzi domanicali con tutta la famiglia al completo è l'arrosto con le patate, in fondo bisogna dedicargli qualche attenzione, ma nulla di complicato e alla fine il risulato è ottimo.

Ingredienti:
800gr/1kg di carne di vitello
3 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di sciroppo d'acero
1 bicchiere di vino bianco
brodo
olio EVO
due spicchi di aglio
sale
pepe (e/o altre spezie che preferite)
rosmarino
1,5 kg si patate (io ho comprato quelle piccole con la buccia sottile così non le ho pelate)

Preparazione:
Per prima cosa legate la carne e inserite uno o due rametti di rosmarino sotto il filo in modo che rimanga a contatto con la carne.
Io metto la carne in un sacchetto tipo quelli del freezer con la salsa di soia, lo sciroppo d'acero, uno o due cucchiai di olio, sale e pepe. Chiudo il sacchetto e lo lascio riposare in frigo, muovendo la carne di tanto in tanto in modo che si insaporisca tutta (di solito faccio questo la sera prima di cuocere l'arrosto).
Mettete l'arrosto legato in un tegame con un filo d'olio e fatelo rosolare su tutti i lati in modo da sigillarlo.
Intanto sbucciate le patate e tagliatele a pezzetti non troppo grandi.
Mettete l'arrosto con le patate in una teglia da forno abbastanza amipia in modo che le patate non si sovrappongano una sull'altra.
Versate sull'arrsto il fondo di cottura, e la marinata rimasta nell sacchetto, aggiungete il vino e un po' di brodo e infornate a 180° per 30 minuti.
Estraete la teglia dal forno, muovete un po' le patate e, se necessario bagnate un po' la carne con del brodo.
Rimettete in forno per altri 30 minuti.
Una volta che carne e patate sono cotte, togliete tutto dalla teglia e filtrate il fondo di cottura, mettetelo in un pentolino antiaderente  con un cucchiaio di farina e fatelo addensare un po'.
Tagliate la carne a fette e servitelo accompagnato dalle patate e dalla salsa.