Gennaio è finito, benvenuto Febbraio.
Oggi è S. Biagio avete mangiato il panettone per S. Biagio? O si usa solo da queste parti?
Ma non divaghiamo. oggi è il primo lunedì del mesee siamo qui come sempre leggerequello che ci scrive Monica
"Fin da piccola sono sempre stata una
grande amante dello sport, quello televisivo, non quello praticato.
Lo so, state pensando, che bambina
PIGRA! E’ vero, lo ammetto, ero e sono tuttora pigra di natura, non
mi piace particolarmente espormi (sarà colpa della timidezza) e i
miei sport preferiti erano quelli NON di squadra (sarà perché ero
particolarmente imbranata? Non ne sto uscendo bene, avrò scelto
l’argomento giusto per questo “Ritratto di Signora”?).
Il pensiero di dovermi mettere in prima
linea durante le partite di pallavolo, mi procurava indicibili mal di
stomaco, ma se c’era da buttarsi in una piscina e fare 20 vasche
senza mai fermarmi, allora ero la prima della fila.
Insomma, chiusa nella mia corazza da
tartaruga, ogni tanto buttavo fuori la testa per seguire gli eventi
sportivi in televisione, perché allora (taaaanti anni fa) se pagavi
il canone della Rai, potevi vedere tutto quello che volevi, dal
tennis, passando per il nuoto, scendendo su un campo di pallavolo,
per poi finire su uno di basket.
Certo, il calcio, allora come adesso,
era lo sport preferito dalla massa. Anche io alla sera mi accoccolavo
vicino a mio papà per seguire le partite di pallone, ma la gamma
sportiva presentata al di là dello schermo, era ricca e molto varia.
Come vi dicevo, ho sempre seguito
qualunque sport, ma ce n’è uno in particolare che mi ha sempre
affascinato più degli altri.. il pattinaggio su ghiaccio.
Come riescano questi atleti a
volteggiare, scivolare, saltare e atterrare sul ghiaccio con tanta
grazia, per me rimane ancora un mistero.
Io, ragazzina un po’ imbranata, con
poco senso dell’equilibrio, ero capace di rimanere intere ore a
seguire ogni singola esibizione. Programmi corti e programmi lunghi,
coppie di artistico e coppie di ballo, singolo uomini e singolo
donne.
Per anni ho visto danzare davanti ai
miei occhi artisti di ogni paese, i formidabili atleti russi, quasi
sempre vittoriosi, le pattinatrici provenienti dai paesi asiatici,
così piccole e flessuose da sembrare quasi finte… rimanevo
inchiodata davanti alla televisione calcolando punteggi, e imparando
a memoria ogni singolo salto, “Doppio Tolup” in combinazione con
un “Triplo Axel”, il “Triplo Flip” e le trottole, e tutto mi
sembrava magico.
C’era un’unica nota stonata in quel
turbinio di salti e volteggi, nessuna atleta Italiano riusciva ad
arrivare ad alti livelli. Adoravo gli atleti russi, ma ogni tanto,
avrei voluto vedere sventolare la nostra bandiera tricolore.
Il mio piccolo desiderio si è
realizzato quando sul ghiaccio si è presentato un angelo vestito di
bianco, che risponde al nome di Carolina Kostner.
Quando ho iniziato a pensare a questo
articolo, l’idea di base, era di fare un resoconto su molte delle
atlete italiane che oggi portano alto il nome del nostro paese.
Tuttavia, mentre lo scrivevo, mi sono resa conto che Carolina, ha un
posto speciale nel mio cuore.. non per denigrare le altre, ma lei
rappresenta ogni giorno una fonte di ispirazione per me.
Ovviamente non la conosco di persona,
ma Carolina mi è sempre sembrata una ragazza riservata, quella
riservatezza dovuta forse ad una certa timidezza, che la fa sembrare
leggermente altezzosa.. dove l’ho già sentita questa? Ah sì, lo
dicevano di me! “Guarda che puzza sotto al naso.. cammina come se
si credesse la regina del mondo” .. come è facile dare giudizi,
quando non si conosce una persona.
A me Carolina piace! Mi piace per la
sua innata eleganza, per come si muove sul ghiaccio, mi piace per la
forza che ha sempre dimostrato in ogni esibizione.
Lei, ragazzina prodigio, cinque volte campionessa Europea, all’apice della sua carriera, nella stagione 2009-2010 entra in crisi.
Passa da Porta bandiera ai giochi
Olimpici di Torino del 2006 ad un tristissimo 16° posto a quelli di
Vancouver del 2010.
Più e più volte vengono ricordate le
sue innumerevoli cadute, in tanti dicono che Carolina non è
abbastanza concentrata, forse in molti non si accorgono che quello
che si disegna sul volto di questa giovane donna, ogni volta che deve
scendere sul ghiaccio, è un’ansia indicibile che non le permette
di portare avanti i suoi progetti.
Nel momento di maggior sconforto,
quando anche la Federazione le da contro, Carolina si rimbocca le
maniche, lascia la famiglia e gli affetti più cari, e si trasferisce
in America. Qui, sola con se stessa e le sue paure, lavora sodo, e
rinasce come una fenice dalle sue stesse ceneri, riuscendo a vincere
il Titolo Mondiale nella stagione 2011-2012.
A parole, per me che l’ho sempre
seguita fin dai primi passi, non è facile descrivere la grande
emozione di vederla muoversi sicura sul ghiaccio e pensare “Questa
volta il titolo che ha tanto inseguito non glielo toglierà nessuno”.
Tra cinque giorni esatti inizieranno i
giochi Olimpici di Soci in Russia.. a Carolina, e a tutti gli atleti
partecipanti, va il mio più grande in bocca al lupo.
Non so se questa donna, che tanto
ammiro, riuscirà a portare a casa una medaglia. Poco importa, per me
lei ha già dimostrato quanto vale.
Lo ha fatto nel momento in cui non si è
arresa, nel momento in cui ha portato avanti il suo sogno,
regalandomi grandi emozioni, ed insieme a lei ogni singola atleta
Italiana, che ha dedicato la propria vita al raggiungimento di uno
scopo.
Grazie Monica, capisco perchè questo sport, e Carolina ti affascinino tanto, credo che sia una cosa comune a tutti noi sportivi da divano.
Sono assolutamente d'accordo con tutto quelloche hai scritto, dalle impressioni sbagliate, al coraggio d affrontare una caduta dalla quale sembra impossibile rialzarsi.
Non posso fare altro che aggiungere anche il mio in bocca al lupo ai nostri atleti.
E potete venirci a trovare sulla nostra pagina Facebook
Noi atleti da divano siamo i migliori XD Grazie a te per le tue parole..
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